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BOSCOPIANO E GIRO DEL LAGO DI CANCANO - GIRO DEI LAGHI DI VAL FRAELE

Punti di partenza ed arrivo
Tempo necessario
Dislivello in altezza
in m.
Difficoltà (T=turistica, E=escursionistica, EE=per escursionisti esperti)
Trekking: Km 108 della ss dello Stelvio-Boscipiano-Ristoro di Solena-Lago di Cancano-Boscopiano-Km 108 della ss dello Stelvio
4-5 h
510
E
Bikers: Bormio-Km 108 della ss dello Stelvio-Boscipiano-Ristoro di Solena-Giro dei laghi di Val Fraele-Boscopiano-Km 108 della ss dello Stelvio-Bormio
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1200
-
SINTESI. Raggiunta Bormio, restiamo sulla ss 38 dello Stelvio proseguendo diritti. Dopo il semaforo ed una coppia di tornanti dx-sx-sx, usciamo da Bormio e raggiungiamo un bivio. Alla nostra sinistra si stacca la strada statale del Forcagno; la ignoriamo proseguendo diritti ed iniziando la salita in Valle del Braulio, verso il passo dello Stelvio. Ignoriamo la deviazione a sinistra per i Bagni Vecchi e, dopo un buon tratto diritto, al km 108 prestiamo attenzione a sinistra alla partenza di una pista che si stacca sulla sinistra dalla ss 38 dello Stelvio (indicazioni per il sentiero 184, con la malga Boscopiano data a 15 minuti, Solena a 2 ore e 20 minuti e Cancano a 3 ore). Scendiamo sulla pista ed in breve, dopo una serie di tornanti sx-dx-sx, raggiungiamo un'area di sosta e ad un parcheggio, dove lasciamo l'automobile (m. 1530), presso il ponte sul torrente Braulio, che poco più in basso confluisce nell’Adda, al punto di confluenza fra Valle del Braulio e Val Fraele. Ci mettiamo in cammino e, superato il ponte, seguiamo sul lato opposto la pista sterrata che piega a destra e sale alla malga Boscopiano (m. 1553). Segue una serrata sequenza di tornanti sx-dx-sx ed un tratto in piano. La salita riprende dopo una semicurva a destra, nella splendida cornice di un bosco di pini mughi. Dopo una sequenza di tornanti dx-sx la pendenza si attenua ed inizia un lungo traverso in direzione nord-ovest. Nel primo tratto il bosco per due volte si apre e la pista taglia un versante franoso. Dopo aver tagliato un terzo corpo franoso, il traverso termina al ponte di Solena (m. 1812), che scavalca il torrente della Valle della Forcola. La pista piega poi a sinistra e, dopo una sequenza di tornanti dx-sx-dx, confluisce nella pista che dal Grasso di Solena si addentra sul versante occidentale della Valle della Forcola di Rims in corrispondenza di un’area di sosta (Picnic Solena, 1993 m). Seguiamo la pista principale in leggera salita, verso ovest, passando per le baite del Grasso di Solena e raggiungendo il ristoro Solena (m. 2008). Proseguiamo in direzione della muraglia della diga di Cancano, fino ad un bivio, a circa 5 km dalla ss 38 dello Stelvio. Qui, ignorata la strada che scende a sinistra e traversa al camminamento della diga di Cancano, proseguiamo diritti sulla pista che segue per intero il lato nord-orientale del grande lago di Cancano (m. 1885). Giunti al camminamento della diga di S. Giacomo (m. 1949), prendiamo a sinistra e lo percorriamo fino alla carrozzabile principale di Val Fraele, che seguiamo verso sinistra tornando allo sbarramento della diga di Cancano. Giunti presso il camminamento della diga, lasciamo la carrozzabile che prosegue verso la soglia della valle e scendiamo a sinistra, attraversiamo il camminamento della diga di Cancano e saliamo al Ristoro di Solena. Andando a destra ripercorriamo a rovescio l’itinerario di salita, ridiscendendo per la località Boscopiano alla ss 38 dello Stelvio, dove abbiamo parcheggiato l’automobile.


Apri qui una fotomappa della pista che da Boscopiano sale a Solena

Tutte le stagioni sono buone per la facile camminata che dalla strada statale dello Stelvio, all’ingresso della Valle del Braulio, porta, attraverso una comoda pista sterrata, in Val Fraele, passando per la località Boscopiano. Camminata rilassante, senza strappi, che può essere arricchita dal giro del lago di Cancano. Un itinerario per camminatori ma anche per bikers, che possono partire da Bormio, salire per la pista di Boscopiano in Val Fraele, effettuare il giro completo dei laghi e ridiscendere a Bormio per la carrozzabile di accesso alla Val Fraele da Pedenosso. Vediamo innanzitutto la camminata.


Salendo a Boscopiano

Ponte di Solena

Raggiunta Bormio, restiamo sulla ss 38 dello Stelvio proseguendo diritti. Dopo il semaforo ed una coppia di tornanti dx-sx-sx, usciamo da Bormio e raggiungiamo un bivio. Alla nostra sinistra si stacca la strada statale del Forcagno; la ignoriamo proseguendo diritti ed iniziando la salita in Valle del Braulio, verso il passo dello Stelvio. Ignoriamo la deviazione a sinistra per i Bagni Vecchi e, dopo un buon tratto diritto, al km 108 prestiamo attenzione a sinistra alla partenza di una pista che si stacca sulla sinistra dalla ss 38 dello Stelvio (indicazioni per il sentiero 184, con la malga Boscopiano data a 15 minuti, Solena a 2 ore e 20 minuti e Cancano a 3 ore). Scendiamo sulla pista ed in breve, dopo una serie di tornanti sx-dx-sx, raggiungiamo un'area di sosta e ad un parcheggio, dove lasciamo l'automobile (m. 1530), presso il ponte sul torrente Braulio, che poco più in basso confluisce nell’Adda, al punto di confluenza fra Valle del Braulio e Val Fraele. Ci mettiamo in cammino e, superato il ponte, seguiamo sul lato opposto la pista sterrata che piega a destra e sale alla malga Boscopiano (m. 1553).


Ponte sul torrente Braulio

Segue una serrata sequenza di tornanti sx-dx-sx ed un tratto in piano. La salita riprende dopo una semicurva a destra, nella splendida cornice di un bosco di pini mughi. Dopo una sequenza di tornanti dx-sx la pendenza si attenua ed inizia un lungo traverso in direzione nord-ovest. La pista corre alta rispetto alla gola in cui il neonato torrente Adda comincia a far sentire la propria voce uscendo dal lago di Cancano. Nel primo tratto il bosco per due volte si apre e la pista taglia un versante franoso. Dopo aver tagliato un terzo corpo franoso, il traverso termina al ponte di Solena (m. 1812), che scavalca il torrente della Valle della Forcola. La pista piega poi a sinistra e, dopo una sequenza di tornanti dx-sx-dx, confluisce nella pista che dal Grasso di Solena si addentra sul versante occidentale della Valle della Forcola di Rims in corrispondenza di un’area di sosta (Picnic Solena, 1993 m).


La pista di Boscopiano raggiunge la pista della Valle della Forcola

Seguiamo la pista principale in leggera salita, verso ovest, passando per le baite del Grasso di Solena e raggiungendo il ristoro Solena (m. 2008), dove si trova anche la bella chiesetta di S. Erasmo, dedicata ai caduti nella guerra partigiana e nei lavori di costruzione delle gigantesche dighe di Cancano e S. Giacomo. Proseguiamo in direzione della muraglia della diga di Cancano, fino ad un bivio, a circa 5 km dalla ss 38 dello Stelvio. Qui, ignorata la strada che scende a sinistra ed attraversa il camminamento della diga, proseguiamo diritti sulla pista che segue per intero il lato nord-orientale del grande lago di Cancano (m. 1885).


Chiesa di S. Erasmo

Si apre davanti a noi la splendida Valle di Fraele, densa di fascino e di storia. La Valle di Fraele è un piccolo mondo sospeso, un altipiano posto ad una quota di poco inferiore ai 2000 metri, circondato quasi da ogni lato da vette dolomitiche che disegnano, al morire del giorno, scenari di grande suggestione cromatica. Un microcosmo denso di echi storici e leggendari, in quanto fu, in passato, punto nodale nelle comunicazioni fra contea di Bormio, Livignasco, Valle di Monastero e Tirolo. Il toponimo deriva, probabilmente, da “ferratelle” o “fabrelle”, a sua volta da “Faber”, con riferimento alle miniere di ferro per le quali, in passato, la valle era nota. Si legge nella “Descrizione della Valtellina e delle grandiose strade di Stelvio e di Spluga (1823): “Quasi fosse per compensarlo di altri beneficj di che gli fu avara, la natura ha conceduto al territorio di Bormio una ricchissima miniera di ferro che si coltiva in Valle di Fraele”; e negli “Annali universali di statistica, economia pubblica, storia. Viaggi e commercio”, pubblicati nel 1834: “Le viscere dei monti non sono meno ricche della superficie dei medesimi; e frequenti vi sono e marmi e minerali di varia natura ed anche di molto pregio e valore. Il ferro vi abbonda e cavasi ora più di tutto nella ricca miniera del Fraele (la quale dà perfino il 60 per cento di metallo, che poi viene fuso al Fraele e lavorato a Premadio vicino a Bormio) e in valle d'Ambria ove per l'addietro fondevansi i progettili ad uso di guerra), dalla qual valle ora si trasporta a fondere in val del Lirio, non molto lungi da Sondrio. Non mancano altre miniere consimili e in val del Bitto e al Masino e in Malenco, ove trovasi pure del ferro magnetico”.


Lago di Cancano dal Ristoro Solena

I due grandi laghi artificiali ne hanno modificato l’aspetto: un tempo questa ampia valle sospesa appariva come un grande corridoio verde ed insieme una grande porta aperta sulle valli di lingua romancia e tedesca, a nord. Vi passava infatti la “Via Imperiale”, un importante asse di comunicazione fra Lombardia e territorio imperiali degli Asburgo. La Guida alla Valtellina edita nel 1884 e curata da Fabio Besta per il CAI di Sondrio la presenta in questi termini sintetici: “Dal casolare di Raspadino, dove alla strada che viene dalle Scale si congiunge quella che sale dalla Valle del Braulio, la via prosegue piana fra boschi e prati ridenti, e giunge in meno di mezz'ora allo sbocco della Valle Pettini e dopo altri cinque alla chiesa e al villaggio di S. Giacomo di Fraele (1953 m.). E' un gruppo di case, fra le quali vi ha una modestissima osteria, che sorge in mezzo a vasta e fertile prateria circondata attorno attorno da boschi di conifere proprio là dove insensibilmente si separano i due versanti dell'Adda e dell'Inn o quindi dell'Adriatico e del Mar Nero. Il villaggio ha avuto i suoi giorni di floridezza quando ora stazione attiva del commercio che dalla Lombardia o dalla Venezia per le Scale di Rade e questa solitaria e amena valle si dirigeva all'Alemagna.”
Oggi la valle è soprattutto la valle dei grandi laghi artificiali. Il primo manufatto venne messo in esercizio nel 1928 dall'AEM di Milano: si trattava della diga ad arco di gravità di Cancano, con una capienza di 25 milioni di metri cubi d'acqua. Nel 1950 venne terminata la diga di San Giacomo, più a monte, con una capacità di 64 milioni di metri cubi d'acqua, nel quale confluiscono, mediante un canale di gronda, le acque delle valli del Gavia, dei Forni e dello Zebrù, passando per la valle del Braulio. Infine, nel 1956 venne inaugurata la nuova e più grande diga di Cancano, che sommerse la precedente, e che può contenere 123 milioni di metri cubi d'acqua; essa serve la nuova centrale di Premadio.


Apri qui una fotomappa del giro del lago di Cancano

Seguendo la pista, raggiungiamo lo sbarramento del secondo lago artificiale, quello di San Giacomo di Fraele (m. 1949). Qui potremmo proseguire diritti e descrivere un anello completo dei laghi, oppure prendere a sinistra e traversare per il camminamento al lato opposto della valle, dove intercettiamo la carrozzabile che lo percorre interamente. La seguiamo verso sinistra, in piano, fino a tornare al limite orientale del lago di Cancano. Giunti presso il camminamento della diga, lasciamo la carrozzabile che prosegue verso la soglia della valle e scendiamo a sinistra, attraversiamo il camminamento della diga di Cancano e saliamo al Ristoro di Solena. Andando a destra ripercorriamo a rovescio l’itinerario di salita, ridiscendendo per la località Boscopiano alla ss 38 dello Stelvio, dove abbiamo parcheggiato l’automobile.


Lago di San Giacomo

Per i bikers l’anello è invece più ampio, in quanto parte da Bormio e segue per intero il percorso sopra descritto, completando però l’anello integrale dei laghi, cioè procedendo sulla pista anche oltre il lago di Cancano e descrivendo il periplo del lago di San Giacomo di Fraele. Il ritorno, poi, sfrutta la carrozzabile di accesso alla Val Fraele. Quindi, tornanti al limite orientale del lago di Cancano, restiamo sulla carrozzabile principale che passa a destra del lago delle Scale e si porta alle celebri Torri di Fraele, prima di iniziare la lunga discesa verso il fondovalle. Procedendo sempre diritti, terminiamo la discesa presso la località Turripiano, dove confluiamo nella strada statale del Foscagno che seguiamo verso sinistra, proseguendo nella discesa. La statale si immette nella statale 38 dello Stelvio, che seguiamo per ridiscendere a Bormio. Questo anello Bormio-Laghi di Val Fraele ha uno sviluppo complessivo di 41,1 km e comporta un dislivello complessivo in altezza di 1200 metri.


Val Fraele

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