Dal rifugio Cristina a Caspoggio
Apri qui una panoramica dall'alpe Prabello
CARTA DEL PERCORSO sulla base della Swisstopo, che ne detiene il Copyright. Ho aggiunto alla carta alcuni toponimi ed una traccia rossa continua (carrozzabili, piste) o puntinata (mulattiere, sentieri). Apri qui la carta on-line
Punti di partenza ed arrivo |
Tempo necessario |
Dislivello in altezza in m. |
Difficoltà (T=turistica, E=escursionistica, EE=per escursionisti esperti) |
Rif. Cristina-Alpi Acquanera e Cavaglia- Piazzo Cavalli-Caspoggio |
4 h |
150 |
E |
SINTESI. Dal rifugio Cristina all'alpe Prabello procediamo verso sud, verso una croce di legno che precede un tratto che si snoda fra
grandi rocce arrotondate. Il sentiero inizia a descrivere un ampio arco,
superando alcune piccole porte fra le rocce e dirigendosi verso sud-est.
In questo primo tratto possiamo anche vedere, in una bella conca fra radi
larici, più in basso, il laghetto dei Montagnoni.
Raggiungiamo
poi la grande spianata dell'alpe Acquanera (m. 2116), che si distende
sotto il monte omonimo (m. 2806). Raggiunto
il limite dell'alpe, il sentiero prosegue verso sud-ovest, alternando
tratti nel bosco ad altri in cui si snoda fra la bassa vegetazione. I
triangoli gialli si alternano, lungo l'intera tappa, alle bandierine rosso-bianco-rosse.
Dopo aver superato tre valloni principali, procedendo verso sud-ovest, raggiungiamo la seconda grande alpe, l'alpe
Cavaglia (m. 2056), anch'essa sovrastata dal monte omonimo. Ignoriamo alcune deviazioni
a destra che scendono alle frazioni sopra Caspoggio. Il sentiero (direzione ovest-sud-ovest) entra per un buon tratto in un bel bosco, e taglia il largo dosso che scende verso nord-ovest dal pizzo Palino (m.
2686), cominciando poi perdere quota, scendendo da 2000 metri circa a 1800:
qui esce dal bosco e si immette nella parte terminale di una
ripida strada sterrata che scende ai prati del Piazzo Cavalli (m. 1777).
L'ulteriore discesa avviene facilmente seguendo la strada sterrata, che
ci permette di raggiungere la chiesetta di S. Antonio (m. 1337), dove
si trova una stazione intermedia degli impianti di risalita. Da
S. Antonio, seguendo la strada che scende a S. Elisabetta oppure un sentiero
che raggiunge il limite superiore del paese, possiamo infine scendere
facilmente a Caspoggio. |
Siamo
ormai all'epilogo, cioè all'ottava e conclusiva tappa, una tappa per vedere
e rivedere, perché ci permette di osservare, compiendo una lunga traversata
sul fianco orientale della Valmalenco, molti dei luoghi percorsi durante
le giornate precedenti. |
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Davanti
ai nostri occhi appare ben presto la seconda grande alpe, l'alpe Cavaglia
(m. 2056), anch'essa sovrastata dal monte omonimo (m. 2728). |
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Qui si trova anche un bel ristoro, in corrispondenza della stazione di arrivo dello ski-lift. |
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Da S. Antonio, seguendo la strada che scende a S. Elisabetta oppure un sentiero che raggiunge il limite superiore del paese, possiamo infine scendere facilmente a Caspoggio, dove l'avventura dell'alta via, con qualche rimpianto, termina. Siamo in cammino da 3-4 ore circa, e qualche salitella ci ha fatto superare un dislivello in salita di circa 150 metri. |
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